Giorno: 14 gennaio 2020

RUBRICA: gennaio 2020 – “La prima grande occasione di lavoro!”

La prima grande occasione di lavoro!
La cosa sorprendente è che quest’occasione volerà via talmente in fretta, che sarà vissuta in modo da ottenere il massimo da ogni singolo secondo di essa. Il primo lavoro da danzatore è un’opportunità incredibile, è una sfida enorme. Ogni momento è un’occasione per essere sempre più vicino al ruolo che desideravate, quindi dovete essere sempre pronti a essere il migliore. Attenzione a volte ci si può dimenticare di vivere una sana competizione e accettare solo quello che ci viene chiesto di fare. Una sana competizione vi aiuterà a ottenere un lavoro piuttosto che solo volerlo, tale atteggiamento non deve cambiare mai nell’approccio alla tua danza e nella ricerca di un lavoro.

Le audizioni offrono la possibilità di dimostrare ai coreografi il tipo di preparazione che hai avuto. È necessario, nella maggiore parte dei casi arrivare pronti anche con materiale fotografico (fotografia headshot –viso e/o di danza, se richiesto). Il termine cattle call (raduno del bestiame) si riferisce a audizioni dove partecipano centinaia di danzatori. Questo tipo di audizione può anche durare un intera giornata con vari callback- possibilità di essere richiamati per esibirsi di nuovo, come di solito succede, passando da una fase all’altra e sperando di essere richiamati anche per l’audizione finale.

Volete sapere che cosa è cambiato nella mia vita ora che sono fuori da infinite audizioni? Dopo aver guadagnato una maggiore esperienza e un grande bagaglio culturale anche attraverso lo studio, posso dire che adesso ho la libertà di poter esplorare dentro me stesso come artista e trovare sempre più stimoli.

Sappiamo che il corpo di un danzatore è il mezzo con cui lavora e quindi deve essere sempre in forma, sempre allenato. Dovete ricordarvi però che con l’avanzare degli anni il corpo non può mantenere la stessa condizione fisica, anche se si spera di avere la possibilità di poter continuare a danzare il più tempo possibile.

Questo è il prezzo che si paga in questo mestiere, le emozioni, i nervi, allenamento costante, o semplicemente la decisione di cambiare la messa a fuoco nella vita, sono alcuni dei motivi per cui molti danzatori scelgono di smettere di lavorare come professionisti, una scelta a mio avviso molto personale e difficile. Alcuni danzatori lasciano per sempre le scene e altri magari svolgono alcuni lavori part-time come ospiti o solo per diletto; altri trovano lavoro per sviluppare la prossime generazioni di artisti come direttori, insegnanti, ecc. Tutto questo potrà essere possibile sé nella vostra carriera vi state preparando per il vostro futuro.

Come sempre il mese di settembre rappresenta l’inizio di un nuovo anno di lavoro e di studio, e cominciare a pensare di organizzare un programma per migliorare e allargare il proprio orizzonte, non solo nella preparazione fisica ma anche cercando altri interessi, ma abbiamo già parlato nelle puntate precedenti come un danzatore può utilizzare il proprio patrimonio culturale.

Ognuno di noi ha dentro di se più potenzialità, e nel mondo coreutico c’è una moltitudine di vocazioni oltre a danzare sul palcoscenico. L’ideale sarebbe quello di prepararsi al futuro già nella giovane età.

Di conseguenza durante il primo lavoro, che di sicuro sarà travolgente e appagante, dobbiamo cominciare a pensare già al nostro futuro. Non gettare via ore inutili a guardare nel vuoto, apri gli occhi e soprattutto ascolta quello che ti si richiede di fare e come ti verrà spiegato. Nel mondo dell’arte nulla è diretto, è un mondo fantastico ricco di menzogne, e in un istante può cambiare la tua vita. Pablo Picasso disse: “L’arte è una menzogna che ci fa comprendere la verità”.

Il mestiere del danzatore è appassionante e composto da un lavoro duro, e a volte può diventare noioso anche dovuto alla routine di studio. Spesso si lavora per molte ore, giorno e notte, con molto tempo che apparentemente sembra perso, poiché si sta seduti in un angolo guardando gli altri provare e attendendo il proprio turno per provare con il coreografo o assistente.

La carriera di un danzatore è piena di transizioni di ogni genere come ad esempio il passaggio da studente a danzatore professionista (argomento che affronterò in un’altra puntata), o ancora lo spazio vuoto tra un lavoro e un altro, o il passare a una carriera totalmente diversa. Alcuni di questi momenti possono accadere in modo tranquillo e con grande consapevolezza, altri invece saranno tormentati e difficili da superare. Non è facile mantenere la vita da danzatore, ho avuto molti allievi che hanno proseguito in quest’ambito dando tutto se stessi e altri no. Nella mia vita tutto quello che mi ha ispirato, lo ho trasformato in danza. E importante avere una direzione, un focus preciso da intraprendere e seguire, sapere che dal giorno zero ci saranno da fare scelte grandissime.

Perciò in questo nuovo anno di studio e di lavoro, cercate di guardare dentro di voi per sviluppare la vostra creatività attraverso le varie nozioni coreutiche che avete acquisito in tanti anni di studio e di lavoro in modo da poter offrire agli altri le vostre esperienze. Non disperdere il patrimonio della danza Italiana, paese dove nasce la danza, e cercate di essere un esempio su come lasciare tracce tangibili del vostro lavoro, sviluppando altri mestieri di supporto a questa meravigliosa e unica forma d’arte.

Joseph Fontano

Il Direttore