Giorno: 8 aprile 2020

RUBRICA DI APRILE 2020

A me non piace molto fare distinzione fra scuole istituzionali e scuole private. Devo dire, tuttavia, che in Italia la danza è più privata, c’è una grande diffusione a livello nazionale. Bisognerebbe cercare di alzare la qualità di questi istituti, i quali sono dei grandissimi fruitori nel nostro mondo, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi di oggi. La danza è un’arte sociale e queste scuole aiutano anche i giovani a star lontani dalla strada, gli danno un certo tipo di disciplina che, in certo qual modo, è un qualcosa di antico e sincero. A prescindere dallo stile, lo studio rigoroso e lo stare all’interno di una struttura che insegna delle regole è importante. Per me la disciplina è il veicolo della libertà, ed anche della democrazia. La danza dà la possibilità di essere disciplinati nella vita, ci fa conoscere certi valori. Essendo un’arte sociale, deve aver a che fare con gli altri attraverso la musica, il teatro, la pittura. La danza racchiude in sé tutte le arti ed è questo che la rende così ardua: probabilmente l’arte della danza è quella più difficile fra le arti performative, il danzatore ha bisogno di conoscere tutte queste cose quando va in scena. Egli crea solo nell’attimo in cui si muove, è un quadro dal vivo, è il movimento stesso, esisteste solo nel momento in cui si esegue. Questa è la cosa più difficile da insegnare.