Rubrica del Direttore settembre 2020

Essere insegnante è una cosa difficilissima, non credo si possa realmente insegnare ad una persona a danzare o a coreografare. Si possono dare degli strumenti che però devono essere sorretti dal talento che è in ogni caso innato, non lo si può insegnare. Il mio compito è quello di fornire ai miei allievi gli strumenti che io conosco, metterli a loro disposizione e poi ognuno nella pratica li farà propri.

La danza è stare bene, è benessere, un wellness continuo. La danza esprime la libertà dell’essere umano, un’arte che esiste solo nel momento in cui si esegue, e regala allo spettatore la possibilità di sognare. Un mondo magico, onirico e tutto da scoprire. Dovremo riorganizzare  il modo su come vedere la danza, sia per la formazione che per l’aspetto performativo.

Non molliamo, dobbiamo arrivare fino in fondo per poi risalire. Certamente nulla sarà come prima, ricordandoci di ciò che avevamo per creare un futuro migliore per tutti, lasciando ininterrottamente delle tracce di luce nell’aria.

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